I Militi Ignoti ed i Caduti della Grande Guerra
Da domenica 7 novembre 2021 a domenica 3 aprile 2022 presso la sede del Museo delle Forze Armate 1914-1945 in via del Lavoro 66, Montecchio Maggiore (VI)
La mostra è organizzata dal Museo delle Forze Armate 1914-1945 con il patrocinio del Comune di Montecchio Maggiore.
L’inaugurazione ed apertura al pubblico si svolgerà domenica 7 ottobre 2021 dalle ore 11.00 con l’apertura pomeridiana tra le 14.30 e le 17.00.
Gli orari di visita alla mostra sono: Lunedì-Mercoledì-Venerdì-Domenica dalle 9.00 alle 12.00
Altri giorni ed orari su appuntamento.

La mostra
E’ stata organizzata dal Museo con la partecipazione di numerosi altri soggetti, enti museali e collezionisti privati di tutto il Nord Italia, che hanno messo a disposizione materiale di considerevole valore storico e collezionistico. Fra i cimeli di grande rilevanza quelli provenienti dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto con cui il Museo delle Forze Armate ha inaugurato una convenzione a gennaio del corrente anno. Sviluppata su oltre 200 metri quadri e con centinaia di cimeli, l’esposizione intende condurre il visitatore ad un viaggio nel difficile tema dei Caduti della Grande Guerra giungendo alla fine alla “Apoteosi del Milite Ignoto” simbolo dell’estremo sacrificio e del lutto condiviso. Nelle varie sezioni sono trattate le seguenti tematiche:
Prima parte: i caduti all’estero
La prima parte intende dare una panoramica generale sui Caduti militari della Grande Guerra in Europa attraverso i cimeli delle nazioni che hanno subito il maggior numero di perdite con una particolare attenzione ai cimeli afferenti il Fronte Italiano. La sezione è così divisa:
- Le perdite Militari della Grande Guerra
- I Soldati Ignoti all’estero
- L’identificazione dei Caduti in Guerra
- Il volto del Soldato sconosciuto
- L’origine del Milite Ignoto nel Mondo


Seconda parte: il soldato italiano
La seconda parte, una delle più cospicue, è dedicata al Soldato italiano, ai vari metodi identificativi atti a riconoscere il militare (attraverso oggetti regolamentari e privati) determinanti la sorte dei Caduti (identificati ed ignoti). Fra i molti oggetti presenti in questa sezione anche numerosi oggetti nominali quali l’uniforme di Fausto Filzi, fratello del più noto Fabio, caduto in combattimento sull’Altopiano di Asiago. I temi trattati sono:
- L’identità del soldato
- Le perdite militari Italiane
- I metodi alternativi di identificazione
- La morte per i soldati
- I caduti identificati
- I cimiteri di guerra
- I caduti senza nome
Terza parte: lutto nazionale e il mito del Milite Ignoto
Questa sezione è dedicata al Milite Ignoto, dalla ricerca dei corpi alla traslazione delle salme ad
Aquileia per la scelta di Maria Bergamas fino all’inumazione nell’Altare della Patria il 4 novembre
1921. La sezione si occupa di:
- L’origine del Milite Ignoto in Italia
- Il recupero delle Undici Salme
- Le Salme del Fronte Vicentino
- L’ultimo viaggio
- Il Milite Ignoto all’Altare della Patria
- Madri di guerra
Quarta parte: il ricordo dei caduti e il l’arte di guerra
Nella quarta parte si toccano diverse tematiche legate al tema del ricordo: dalle tavole litografiche dell’importante artista di guerra Pietro Morando al frammento del calco in gesso della Campana dei Caduti di Rovereto, la Campana della Pace, inaugurata nel 1925. Un importante spazio è dedicato all’irredentista roveretano Fabio Filzi, di cui viene esposto il cappotto, ed ai Sacrari Militari vicentini qui riprodotti in grande scala e visibili al termine del percorso. Fra gli altri oggetti di grande pregio, legati al fronte del Pasubio e al relativo Ossario, il binocolo personale del Generale della 1° Armata, Guglielmo Pecori Giraldi.
- L’Arte di Pietro Morando, artista di guerra
- Maria Dolens, la Campana dei Caduti
- Morire per la Patria: Fabio Filzi e gli irredenti
- I Sacrari Militari del Vicentino ed i Monumenti ai Caduti
Appendice
Questa appendice alla mostra vuole rammentare quanto la questione dei Caduti della Grande Guerra sia attuale ancora oggi, spiegando inoltre cosa accade quando si individua la salma di un combattente militare caduto cento anni fa.
Obiettivi
Lo scopo della mostra è quello di sensibilizzare su un argomento che oggi va probabilmente riscoperto e rivalutato.
Il Milite Ignoto è un simbolo di Unità e di Pace nonché di Umana Carità nei confronti dei Caduti di una Guerra che plasmò l’Italia, e l’Europa.
Si vuole anche rispondere ad alcune domande che in questo momento di commemorazione sono spontanee fra i visitatori: perché vi fu un così alto numero di caduti senza nome? Quando e perché
è nato il progetto del Milite Ignoto? Cosa rappresentava ieri e come è percepito oggi?
Una esposizione che, fra l’altro, ambisce ad emozionare il visitatore ricordando la sorte di chi perì senza un nome sulla tomba, sensibilizzando sull’umana giustizia di dare un luogo su cui piangere ad
ogni famiglia.
Ma vuole anche ricordare l’importanza civica che riveste il simbolo del Milite Ignoto, ultimo dei dimenticati divenuto il più importante dei soldati. L’augurio è quello di coinvolgere anche i più giovani, le scolaresche, attraverso visite guidate,
laboratori, eventi e presentazioni. Inoltre, con un concorso destinato a tutti gli studenti vicentini e denominato “La scuola per il Milite” si intende provare a sensibilizzare i ragazzi che attraverso opere artistiche e letterarie possono offrire il proprio punto di vista sul tema. I lavori inviati al Museo saranno esposti alla conclusione della mostra.
Si ringraziano in particolare:
- Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto
- Massimo Padovan
- Fabio Zucconi
- Achille Moiola dell’Associazione Storico Culturale “Il Piave”
- Alberto Pieropan
- Leonardo Pianezzola
- Giuseppe Rama
- Luigi Marzari
- Franco Rasia
- Museo Civico di Valdagno
- Museo la Vita del soldato di Recoaro
- Franco Perin
