Mostra temporanea “Besetzung 43-45 dall’Armistizio alla Liberazione”

dal 17 novembre al 25 maggio

Presso:

Museo 1914-1945 in via del Lavoro 66, Montecchio Maggiore (Vicenza)

Durata della mostra:

Da domenica 17 novembre 2024 a domenica 25 maggio 2025

Museo delle Forze Armate 1914-1945, via del Lavoro 66, Montecchio Maggiore (Vicenza)

Orario di apertura

la mostra sarà visibile nei regolari orari di apertura del Museo:

Lunedì-mercoledì-venerdì e domenica dalle ore 9.00 alle ore 12.00

Altri giorni e orari su prenotazione.

Patrocini e Collaborazioni

Con il patrocinio di:

Regione del Veneto

Provincia di Vicenza

Comune di Montecchio Maggiore

Con la collaborazione di:

Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto

Archivio Storico Comune di Montecchio Maggiore

Club Modellistico 4 Gatti – Vicenza

E con cimeli provenienti dalle collezioni private: Giorgio Breviglieri, Massimo Padovan, Fabio Zucconi

Breve descrizione del contesto storico

La mostra temporanea Besetzung 43-45 viene realizzata in concomitanza con l’Ottantesimo Anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo che per il vicentino avvenne il 28 aprile 1945.

Cronologicamente rappresenta una ideale continuazione dell’esposizione “Non sono la sabbia di un deserto qualunque” del 2023 che narrava dei fatti che posero fine alla guerra nelle colonie dando il via all’invasione del Continente Europeo da parte delle truppe Alleate.

E il filo conduttore viene ripreso proprio dove era stato lasciato, con l’Operazione Husky, lo sbarco anglo-americano in Sicilia del luglio 1943 fatto che non diede soltanto inizio a una Campagna militare che si protrasse per oltre venti mesi ma che portò ad una serie di avvenimenti, sempre più drammatici che segnarono nel profondo la vita di milioni di italiani e la storia del nostro Paese.

Con l’Armistizio dell’8 Settembre ominciava anche la guerra di Liberazione dall’occupazione nazista e, ancor peggio la drammatica guerra civile.

La Liberazione avvenne e fu la fine di un incubo ma il prezzo pagato fu altissimo.

L’esposizione prende il titolo dalla parola tedesca “besetzung” che significa letteralmente “occupazione” intesa come l’occupazione delle forze naziste della Penisola e degli avvenimenti ad essa legati.

L’esposizione

La mostra è strutturata in più parti:

L’Operazione Husky

I fatti politici tra il 25 luglio e l’8 settembre

L’occupazione tedesca; gli internati militari Italiani

La Campagna militare d’Italia

L’Italia divisa (il Regno del Sud, la Repubblica Sociale e il Comitato di Liberazione Nazionale)

La guerra nella Valle dell’Agno: il Sottosegretariato di Stato della MNR a Montecchio Maggiore, il Reperto Gamma di Valdagno, il Quartier generale tedesco del Gruppo di Armate Sud di Recoaro, l’Organizzazione Todt

I bombardamenti, le stragi e le rappresaglie

Sono esposti centinaia di cimeli di grande importanza storica, tra cui numerosi oggetti ed uniformi provenienti dal prestigioso Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e da collezionisti privati di tutto il Nord Italia. Esposto per la prima volta anche un plastico del Sottosegretariato della Marina Nazionale Repubblicana sito a Montecchio nella zona del Mondeo.

Diversi anche i documenti e manifesti originali d’epoca, alcuni dei quali concessi dall’Archivio Storico di Montecchio Maggiore.

Scopo della mostra

Come sempre avviene per esposizioni del genere, la mostra, anche per la complessità dell’argomento trattato, non ha la pretesa di essere esaustiva.

Tuttavia, attraverso le decine di cimeli esposti intende aiutare a sensibilizzare sull’anniversario imminente offrendo una panoramica generale sulle condizioni dell’Italia nella parte centrale e conclusiva della Seconda Guerra Mondiale.

Soprattutto si vuole evidenziare la spaccatura interna del Paese, lacerato dalla lotta fratricida ponendo attenzione sulla varietà delle formazioni coinvolte nella Resistenza e le forze di Liberazione.

Infine, data l’importanza del territorio nella fase finale della guerra una parte del percorso è dedicato alle vicende verificatesi nel vicentino e nella Valle dell’Agno.

Destinata a tutti la mostra non può non essere indirizzata anche alle scolaresche per offrire una ulteriore chiave di lettura e prospettiva sull’argomento.