Chi era Amedeo Herlitzka?
Amedeo Herlitzka nasce a Trieste nel 1872 e fin da giovanissimo inizia frequentare ambienti irredentisti.
Nel 1891 si iscrive alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Pisa al termine del primo anno Amedeo Herlitzka rientra a Trieste per le vacanze prendendo parte ad alcune riunioni irredentistiche giovanili che gli costano l’arresto da parte delle autorità austriache. Dopo aver scontato 7 mesi di carcere, Amedeo prosegue gli studi presso l’Istituto di studi superiori di Firenze.
Herlitzka si laurea nel 1897 specializzandosi in fisiologia con una tesi di laurea dal titolo “Ricerche sulla differenziazione cellulare nello sviluppo embrionale.”
Nel 1898 Amedeo si trasferisce a Torino come assistente volontario del dottor Angelo Mosso, al quale poi subentrerà nel 1910 alla cattedra di fisiologia all’università di Torino.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale Amedeo Herlitzka si arruola volontario con il grado di maggiore medico e inizia ad occuparsi di difesa dai gas tossici.
Nel 1917, su incarico del governo, fonda e dirige a Torino Centro psicofisiologico per la selezione attitudinale degli aspiranti piloti, adattando gli strumenti di sviluppati dal Dott. Angelo Mosso per nuovi esperimenti e facendo del Centro un polo all’avanguardia preso a modello anche da altre nazioni. Inoltre, Amedeo Herlitzka fonda poco dopo un altro centro simile a Roma, affidandolo al suo allievo Alberto Agazzotti.
Tutti i dati raccolti da questi centri vengono scritti nel volume “Fisiologia e aviazione” pubblicato nel 1923, Amedeo Herlitzka ottiene così il grado di tenente colonnello dell’Ufficio psico-fisiologico dell’aviazione militare.
I simulatori di Herlitzka
La campana pneumatica ideata per testare le capacità dei futuri piloti a sopportare repentini sbalzi di pressione che potevano avvenire durante i voli. Consiste in una campana metallica in grado di ospitare una persona, una pompa che consente di ridurre progressivamente la pressione all’interno della campana e un rilevatore della pressione. Il sistema simula altezze di circa 6.000 metri.
Il simulatore Bleriot, si tratta di una carlinga di un aereo simile a quelle dei Bleriot XI ideato per molteplici prove. Una dedicata allo studio delle percezioni sensoriali degli aspiranti piloti con particolare riguardo dell’organo dell’equilibrio presente nell’orecchio interno: un organo fondamentale per valutare la propria posizione nello spazio, specialmente in condizioni di scarsa visibilità dove il pilota è privo di vista. L’altra invece studia i tempi di reazione: alla carlinga viene aggiunto un tabellone luminoso le cui lampadine vengono accese a comando, il candidato deve rispondere alla stimolazione luminosa nel più breve tempo possibile.
Il simulatore di volo a telaio basculante, ideato per sostituire il simulatore di volo Bleriot, il suo utilizzo è analogo a quello descritto sopra dove, però, le operazioni erano più complesse da realizzare rendendo la prova più complicata da superare.
La prova della sedia girevole studia la resistenza degli aspiranti piloti ai movimenti rotatori più stressanti che si potevano incontrare durante i voli. Si testa la capacità di centrare un bersaglio con un lapis dopo aver ruotato per 10 volte in 20 secondi.
I simulatori di Herlitzka
La campana pneumatica ideata per testare le capacità dei futuri piloti a sopportare repentini sbalzi di pressione che potevano avvenire durante i voli. Consiste in una campana metallica in grado di ospitare una persona, una pompa che consente di ridurre progressivamente la pressione all’interno della campana e un rilevatore della pressione. Il sistema simula altezze di circa 6.000 metri.
Il simulatore Bleriot, si tratta di una carlinga di un aereo simile a quelle dei Bleriot XI ideato per molteplici prove. Una dedicata allo studio delle percezioni sensoriali degli aspiranti piloti con particolare riguardo dell’organo dell’equilibrio presente nell’orecchio interno: un organo fondamentale per valutare la propria posizione nello spazio, specialmente in condizioni di scarsa visibilità dove il pilota è privo di vista. L’altra invece studia i tempi di reazione: alla carlinga viene aggiunto un tabellone luminoso le cui lampadine vengono accese a comando, il candidato deve rispondere alla stimolazione luminosa nel più breve tempo possibile.
Il simulatore di volo a telaio basculante, ideato per sostituire il simulatore di volo Bleriot, il suo utilizzo è analogo a quello descritto sopra dove, però, le operazioni erano più complesse da realizzare rendendo la prova più complicata da superare.
La prova della sedia girevole studia la resistenza degli aspiranti piloti ai movimenti rotatori più stressanti che si potevano incontrare durante i voli. Si testa la capacità di centrare un bersaglio con un lapis dopo aver ruotato per 10 volte in 20 secondi.
Nuovi orizzonti per la medicina militare
Dopo la guerra Amedeo Herlitzka torna all’insegnamento universitario e si interessa ancora di questioni militari. Nel 1919 dirige il gabinetto per lo studio dei gas da combattimento del Ministero della guerra e poi diventa presidente del Comitato superiore di studi medici del Ministero dell’aviazione.
Herlitzka continua gli studi di fisiologia in alta quota, applica le tecniche apprese durante questi studi anche ai palombari, svolgendo studi all’Istituto San Bartolomeo vicino a Trieste. Nel 1928 viene nominato consulente del Ministero della Marina
Amedeo Herlitzka e le leggi razziali
Nel 1938, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, Amedeo Herlitzka è costretto a trasferirsi Buenos Aires, dove lavora dal 1939 al 1945 come assistente tecnico presso il Dipartimento di ricerche dell’aviazione di El Palomar, dove istalla alcuni strumenti usati per lo studio psico-fisiologico dei piloti.
Amedeo può, finalmente, rientrare in Italia solo dopo la fine della Seconda guerra mondiale nel 1946.
Approfondimento: I simulatori riprendono vita
Nel link di seguito si possono vedere i simulatori di volo messi in funzione grazie all’Archivio scientifico e tecnologico dell’università di Torino (ASTUT), dove oggi sono conservati.