
Giuseppe Zannato nasce a Verona nel 1851, fin da ragazzo ha una notevole propensione all’osservazione e allo studio di reperti legati alle scienze naturali e archeologiche. Nel 1971 Giuseppe Zannato si diploma alle Scuole professionali-industriali di Verona e trova lavoro nelle ferrovie dello Stato, attività che gli permette di viaggiare molto, e dove svolge importati incarchi. Al termine della sua carriera va in pensione con il grado di ispettore.
La città natale di Giuseppe Zannato, Verona, la porterà sempre nel cuore, dove fonda la sezione Club Alpino Italiano (CAI) e della Croce Rossa. Ma è proprio a Montecchio Maggiore che si concentrano le sue opere di generosità; infatti, è proprio in questa città che Giuseppe Zannato si trasferisce in seguito al suo pensionamento.
A Montecchio Maggiore troviamo il passaggio di Giuseppe Zannato un po’ dappertutto: dona all’asilo infantile Principe di Piemonte (attualmente scuole materna dott. Giovanni Dolcetta) una pensilina dismessa delle Ferrovie dello Stato dove viene ricavato un teatrino estivo. Ma non è solo un benefattore, Giuseppe Zannato è anche promotore di attività culturali e sociali. Nel 1915 Giuseppe Zannato fonda l’Ufficio Notizie per l’assistenza alle famiglie dei richiamati e in seguito di quelli impegnati in operazioni di guerra o ricoverate in ospedale, mettendo a disposizione un’ala del suo palazzo e realizza che qualche scritto a carattere storico è legato alla città di Montecchio Maggiore. Anche in ambito scientifico, scrive alcuni saggi, in particolare legati all’ambito geologico e mineralogico.
La Nascita del Museo Didattico di Montecchio Maggiore di Giuseppe Zannato
In occasione dei molteplici viaggi fatti durante il servizio per le Ferrovie delle Stato, Giuseppe Zannato è appassionato raccoglitore di reperti come: minerali, fossili, insetti, esemplari botanici, ricordi storici e memorie. In poche parole, tutto quello che poteva suscitare meraviglia in chi guarda.
È proprio a Montecchio Maggiore, dove si trasferisce, che Giuseppe Zannato realizza il primo nucleo del Museo didattico, proprio nel suo palazzo di Via Fossa (attuale Via Conti Gualdo).
Evoluzione del Museo didattico di Giuseppe Zannato: Da Via Fossa a Villa Lorenzoni
Nel 1922 il Museo didattico di Giuseppe Zannato esce finalmente dal palazzo di Via Fossa e viene ospitato nei locali delle scuole elementari di Montecchio Maggiore allora intitolate Vittorio Emanuele III: il museo didattico, così definito dallo stesso Giuseppe Zannato, accompagna gli scolari nel percorso di studi. Con questo dono Giuseppe Zannato fa sì che Montecchio Maggiore abbia un suo museo didattico così da collocarsi tra le città più culturalmente importanti della provincia di Vicenza, dietro solo alla città di Bassano.

Leggendo le parole di Giuseppe Zannato è possibile cogliere l’entusiasmo nel realizzare questa sfida, ma soprattutto per dedicarlo agli scolari, infatti:
Allorquando finiti i miei differenti studi in Verona Fra l’anno 1859 e il 1871 mi vidi in casa con un contingente di minerali, fossili, ricordi storici, quadri, fotografi, memori di Guerre eccetera, dissi tra me: Se riordinassi tutto il materiale e formassi un piccolo Museo Scolastico da regalare a queste scuole primarie? E Perché? Perché pratico dei metodi d’insegnamento così disperati dà luogo a luogo- da maestro a maestro, colla visione di scolari carichi di alcuni chilogrammi di libri, soggetti a mandare a memorie un’enormità di materie senza avere mai osservato né toccato nulla di scientifico, in confronto di quanto teoricamente leggono nei testi, specialmente di Storia naturale, degli elementi di fisica e chimica, di agraria, di merceologia, prodotti industriali eccetera, mi decisi per un bel SI: Faccio un Museo Didattico!
Non di certo è stata una semplice sfida quella intrapresa da Giuseppe Zannato. Si tratta, infatti, di mettere in gioco, oltre alle abilità di raccoglitore-collezionista, anche quelle di educatore, in quanto è necessario raccontare e spiegare gli oggetti per poterli rendere vitali per la didattica.
Il museo didattico viene inaugurato nel settembre del ’22 alla presenza di autorità di Montecchio Maggiore e di illustri scienziati, attribuendo grande lustro all’opera di Giuseppe Zannato. In un verbale dell’epoca si possono evidenziare le sezioni presenti all’epoca:
- Mineralogia paleontologia, zoologia, botanica, rocce vulcaniche
- Storia – Rivoluzione Francese e Impero Napoleonico
- Epoca del Risorgimento dal 1848 al 1918
- Archeologia Romana – Impero- Catacombe
- Omaggio alle Missioni Apostoliche nel Centenario di Propaganda Fide
- Medagliere
- Numismatica
- Coloni Italiane d’Africa
- Ricordi e distintivi militari
- Armi e distintivi militati della Prima Guerra Mondiale
L’Eredità di Giuseppe Zannato
È interessante leggere le parole di Giuseppe Zannato che ci dà gli ingredienti per la realizzazione del Museo didattico, proprio in una lettera in cui racconta l’inaugurazione
Nel mattino del 24 settembre 1922 venne ufficialmente in augurato questo Museo scolastico. Nel detto mattino però ci fu qualche mormorio…(e quando è che non si mormora)? Non senza forte meraviglia… dicendo: come mail il Sig. Giuseppe Zannato, che era funzionario delle ferrovie, ha potuto adunare tanti oggetti così variati per l’insegnamento scolastico? Dove li ha trovati? E come?
Egregi osservatori, la spiegazione è semplicissima:
prendete uno studente di buona volontà nata a Verona il 15 maggio 1951 e fanne un osservatore studioso e appassionato di scienze naturali, della geografia e della storia, capace di disegnare discretamente, con un buon metodo scientifico e tanta salute e vigoria: tra i 14 e 20 anni mandalo in escursioni geologiche- minerarie e botaniche, dove raccoglie tutto ciò che trova di curioso ed interessante. Lo stesso studia e accresce il suo sapere attraverso gli studi superiori industriali- professionali, assistente dei propri professori di scienze e mettilo al microscopio ad esaminare quanto raccolto. Ottenendo, inoltre, il diploma del Regio Ministero della Pubblica Istruzione per la Meccanica- Costruzioni- Agronomia- Agrimensura. Qui per volontà di viaggiare si porta il detto giovanotto a lavorare per le Ferrovie fino all’età di 62 anni grazie al quale ha potuto viaggiare e arricchire le sue conoscenze e la sua collezione
Ecco gli ingredienti per la nascita dell’odierno Museo Didattico
Le collezioni del Museo Didattico di Giuseppe Zannato a Montecchio Maggiore continuano a crescere sia grazie a donazioni di privati cittadine sia grazie a donazioni da parte di istituzioni pubbliche. Tanto più che dopo la Seconda Guerra Mondiale sarà necessario ridurre man mano gli spazi del museo didattico, anche grazie alla crescita del numero degli iscritti alla scuola. Fino a quando nel 1983 il Museo didattico viene trasferito nella sede di Villa Lorenzoni, difronte all’edifico scolastico. Questa nuova collocazione comporta anche un riallestimento della collezione che si specializzerà nelle sezioni Archeologiche e Naturalistica
Gran parte della sezione militare, invece, viene eredita dal Museo Civico delle Forze Armate 1914-1945, che conserva questi materiali dal 2003. Infatti, è possibile ammirare i reparti legati al risorgimento e in particolare le armi avancarica donate dal Sindaco al museo didattico proprio nel 1922 appartenute alla Guardia Civica di Montecchio Maggiore.
Il Museo didattico raccoglie l’eredità di Giuseppe Zannato ed ancora oggi continua con la missione iniziata da lui più di cento anni fa come leggiamo dalle sue parole:
Giunto ai limiti della mia laboriosa giornata rivolgo agli educatori, cui mi legano i vincoli profonda affinità, l’augurio che del Museo Didattico traggano il massimo rendimento e vantaggio dell’educazione dei fanciulli mentre mi sorridere la speranza che l’opera mia, cui ho dedicato decenni di paziente amore si completi e si arricchisca nell’avvenire a maggior lustro e decoro della scuola del popolo.