
Inaugurazione della mostra temporanea
“PIÙ’ LA PENNA CHE LA SPADA”
Quando
domenica 13 luglio 2025 dalle ore 10.30
Dove
Museo 1914-1945 in via del Lavoro 66, Montecchio Maggiore (Vicenza)
Durata della mostra
Da domenica 13 luglio 2025 a domenica 5 ottobre 2025
Orario di apertura
la mostra sarà visibile nei regolari orari di apertura del Museo:
Lunedì-mercoledì-venerdì e domenica dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Altri giorni e orari su prenotazione.
Patrocini e Collaborazioni
Con il patrocinio del Comune di Montecchio Maggiore
E con cimeli provenienti dalle collezioni private: Daniela Patella, Paola Bertollo e Leonardo Pianezzola
Con la cura e la consulenza scientifica del Dottor Glauco Angeletti (Ministero della Cultura)


Contesto
Quasi tutti ricordano che già alle elementari ci spiegavano che la Storia, almeno convenzionalmente, incomincia con l’invenzione della scrittura, più di 5.500 anni fa.
Il motivo è piuttosto semplice: la comparsa di forme di comunicazione scritte (chiamate dagli storici “fonti”) ha permesso la tracciabilità degli eventi e dei fatti nonché di trasmettere il sapere e la cultura in modi via via sempre più sviluppati.
Insomma, la scrittura ha rappresentato il punto di svolta definitivo dell’umanità.
Partendo da quanto sopra, sappiamo quanto ancora oggi la scrittura rappresenti un aspetto fondamentale della vita di tutti anche se in un certo senso, a causa della facilità e immediatezza della comunicazione (pensiamo ai vari messaggi che ci spediamo con il cellulare) sembra aver perso un po’ della magia del passato.
La mostra “Più la penna che la spada” non intende parlare di una storia della scrittura, si propone invece di condurre i visitatori a una scoperta del modo di scrivere, delle modalità di comunicazione, degli strumenti adoperati nel periodo compreso tra il periodo Risorgimentale e il Secondo Dopoguerra.
Il titolo dell’esposizione si rifà a un notissimo proverbio (ferisce più la penna che la spada, o la penna è più potente della spada) e sottolinea quanto la parola scritta sia più efficace della violenza. Il detto trae origine da un’opera dell’ autore Edward Bulwer-Lytton e risale alla metà dell’Ottocento ma sappiamo come, in realtà, le origini siano probabilmente più antiche.
L’esposizione
L’esposizione è costituita da centinaia di cimeli alcuni dei quali di straordinaria importanza.,
Si spazia dagli strumenti di scrittura (dalla piuma d’oca ai pennini, dai calamaio fino alle stilografiche e le macchine da scrivere) ai documenti epistolari spediti da militari alle famiglie durante la Grande Guerra, fino alle lettere ricevute da genitori o fidanzate in cui si comunicavano notizie orrende come la morte di un congiunto al fronte.
Saranno esposti anche oggetti e documenti appartenuti a personalità di livello nazionale, lettere di Silvio Pellico, di Gabriele D’Annunzio, poemi scritti da vicentini garibaldini, lettere d’amore, di ideali, diari e album, ma si parlerà anche di calligrafia e dell’importanza di questa particolare arte nelle scuole.
Scopo della mostra
Destinata a tutti la mostra intende ricordare l’importanza della comunicazione scritta a mano ed epistolare, di come questa sia stata una parte fondamentale della società fino a un paio di generazioni fa e di come gli scritti sapessero trasmettere con potenza impressionante la vita vissuta e le emozioni più profonde del nostro animo quali ad esempio: amore, paura, odio e speranza.
