La storia
LA STORIA IN BREVE
Chi lo avrebbe detto? Il carro armato più pesante della Grande Guerra era italiano!
Si trattava di qualcosa di monumentale: ideato nel 1917 ed inaugurato nel 1918 le dimensioni approssimative erano di 7 metri di lunghezza, 4 di altezza. Il peso? Quaranta tonnellate circa.
Non era solo "grosso" ma anche innovativo: fu il primo carro mai progettato, con torretta girevole e vano motore separato dall'equipaggio.
I carri armati nel 1915 erano un mezzo ed un'arma nuova; dovevano superare gli ostacoli, gli sbarramenti avversari, falciare i reticolari, sfondare le linee nemiche dando finalmente una svolta al conflitto impantanato nel logorio delle trincee. Nonostante la particolarità del fronte italiano anche il Regio Esercito decise di sviluppare un veicolo in questo senso: il progetto fu pronto nel 1917, un anno dopo il primo carro, il FIAT 2000 era pronto anche se, di fatto, non prese mai parte alle operazioni militare. Un secondo esemplare fu poi inviato in Libia. Di entrambi si persero le tracce negli anni Trenta.
LA RICOSTRUZIONE
Perché ricostruire il FIAT 2000? Perché si tratta di un monumento al genio italiano; pur con tutti i suoi difetti infatti, il carro poneva delle basi essenziali ed innovative per i successivi sviluppi delle forze corazzate. Con esso vogliamo che una importante pagine dalla Storia delle nostre Forze Armate non vada persa ma che anzi se ne torni a parlare, non solo in ambito nazionale.
Il progetto di ricostruzione, in concerto con Associazione Nazionale Carristi d'Italia e Associazione Raggruppamento SPA è iniziata, operativamente nel 2018 presso il cantiere FIAT 2000 a Montecchio Maggiore. Da anni però si sono raccolte documentazioni su questo gigante italiano. Persi i disegni orginali il FIAT è stato studiato e quasi completamente riprogettato.
La ricostruzione è tutt'ora in corso. Vuoi darci una mano in questa impresa incredibile?